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TRANSDOLOMITES * FERROVIA AVISIO: PRESIDENTE GIRARDI, «UN RISULTATO ATTESO DA ANNI, ORA SI GIOCA LA VERA PARTITA»

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08.03 - mercoledì 12 giugno 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Ferrovia Avisio, il momento per festeggiare, per dire grazie. Ora si gioca la vera partita.

Un risultato atteso da anni, ed ora è giunto il momento di festeggiare, ringraziare nella consapevolezza che la vera partita si gioca adesso e che ancor di più ci si deve rimboccare le maniche. Il cammino nella direzione dell’idea di progetto per una ferrovia che collega Trento a Penia di Canazei via Val di Cembra, Fiemme e Fassa prende spunto nel 2009 nel solco tracciato da Metroland il cui nobile pensiero era quello di collegare via ferro le periferie del Trentino con la città di Trento.

Nobile il concetto, fuori scala il pensare quattro linee ferroviarie per la maggior parte da realizzarsi in galleria e con l’offerta di solo tredici fermate previste in tutto il Trentino. Metroland aveva bisogno di essere ricalibrato per fare in modo che da opera si trasformi in infrastruttura e quindi servizio capillare per le periferie per offrire un vero servizio alla mobilità per residenti e turisti.

L’approccio storico alla rimodulazione di Metroland è stato avviato nel 2009 per mezzo di uno studio commissionato a Qnex di Bolzano il quale mise alla luce la prima idea progettuale per la Ferrovia dell’Avisio. Iniziò un impegnativo percorso di confronti pubblici nelle valli, con la Provincia Autonoma di Trento. Dopo anni ove a Trento la proposta venne accolta piuttosto freddamente negli anni a seguire si ebbe politicamente una svolta.

Il 12 giugno 2014, il Consiglio della PAT approvava all’unanimità la Mozione N. 38 per gli interventi a sostegno dell’attività di studio e progettazione relativa alla realizzazione di una ferrovia delle Valli dell’Avisio. In quella occasione il Consiglio della PAT impegnava la Giunta provinciale ad avviare nel più breve tempo possibile lo studio di fattibilità di una ferrovia che connetta Trento con le valli dell’Avisio, approfondendone, tra l’altro, gli aspetti finanziari.

Dal 2014 ad oggi sono trascorsi dieci anni di attesa durante i quali l’Associazione Transdolomites non ha guardato passivamente lo scorrere del tempo. Ha più volte richiamato i decisori politici di turno ad onorare lo spirito della Mozione N. 38 e si è impegnata a promuovere vari studi tecnico-economici che ritenevamo essere funzionali ad analizzare dal punto di vista scientifico la sostanza della proposta ferroviaria. A questo percorso si sono affiancati molti convegni organizzati con l’obiettivo di promuovere la conoscenza del mondo ferroviario per il trasporto delle persone e per la riqualificazione dell’offerta turistica in ambito dolomitico ed alpino.

Nostro dovere ricordare l’Ordine del Giorno promosso dal Consigliere Gianluca Cavada e votato da tutto il Consiglio della PAT a fine dicembre 2021 volto a rinnovare l’attenzione riguardo lo studio di fattibilità per la Ferrovia Avisio. L’ Approvazione dello schema di convenzione ai sensi dell’art.16 della L.P. 16/93 tra Rete Ferroviaria Italiana (RFI) spa e la Provincia Autonoma di Trento relativa ad una collaborazione finalizzata allo svolgimento di preliminari valutazioni circa la fattibilità tecnico economica di un nuovo collegamento ferroviario tra Trento e Canazei (“Treno dell’Avisio”) del 7 giugno 2024, premia l’attesa decennale.

Rappresenta il raggiungimento di un traguardo storico ed allo stesso tempo il punto di una ripartenza concreto volto a valutare gli aspetti dell’idea di progetto “ Ferrovia Avisio”. In qualità di Presidente di Transdolomites, del Direttivo e dell”associazione medesima, porgo un sentito ringraziamento al Presidente della Provincia Autonoma di Trento,Maurizio Fugatti, alla Giunta provinciale di Trento per avere onorato l’impegno assunto sin dalla precedente legislatura. L’Associazione sin dalla sua costituzione ha sempre cercato di difendere la sua posizione di neutralità apartitica ma allo stesso tempo sente il dovere etico di ringraziare chi si impegna nella causa non solo della ferrovia Avisio ma dell’intero ambito della mobilità sostenibile.

Siamo ben consapevoli che la vera partita si gioca da questo momento in avanti. Serve essere pragmatici, e non trasmettere ai territori facili illusioni: la strada è ancora lunga ma quella strada l’abbiamo imboccata. Per giungere al buon esito dello studio di fattibilità esso dovrà essere supportato con tutte le informazioni che permettano di analizzare in modo scientifico il vero potenziale che tale ferrovia potrà esprimere con lo sguardo rivolto in avanti consapevoli delle sfide alle quali il settore dei trasporti dovrà rispondere in futuro. Non solo numeri ma la capacità ed il coraggio di accettare la sfida dello studio di fattibilità come opportunità per tutto il Trentino.

Transdolomites proseguirà nel proprio impegno sul tema della mobilità sostenibile, nel promuovere eventi di confronto tra esperti per esplorare le conoscenze e grandi potenzialità legate al mondo della ferrovia. Tutto ciò non nell’interesse dell’Associazione ma delle valli dell’Avisio, del Trentino, della regione dolomitica e dell’arco alpino alla luce del percorso partecipativo che siamo stati in grado di costruire nel tempo in un contesto internazionale.

Tutto ciò senza fughe in avanti ma confidando in un percorso che inviti il Trentino e le sue Istituzioni ad essere parte attiva. Mercoledì 19 giugno ore 15.00 l’associazione convocherà a Trento una pubblica conferenza stampa per ricordare nei passaggi salienti. Non tanto il percorso tecnico ma soprattutto l’impegno umano in questa esperienza associativa unica in Italia. Sarà occasione per ringraziare chi nella società civile ha avuto il coraggio civico per sostenere la causa della Ferrovia Avisio permettendoci di raggiungere il traguardo dello studio di fattibilità.

Momento di incontro anche per togliersi, pur senza rancore , qualche sasso dalle scarpe. Sono anni che attendevamo questo momento, una parentesi che intendiamo aprire e chiudere perchè la prossima battaglia non sta nel guardare all’indietro ma barra in avanti.

 

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Massimo Girardi
Presidente di Transdolomites

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