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UIL – TRENTINO * IMMIGRAZIONE: ALOTTI, «RENDERE OPERATIVO IL “CONSIGLIO TERRITORIALE IMMIGRAZIONE”»

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17.13 - lunedì 15 luglio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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“Sulla questione immigrazione, non servono prove di forza, ma prove di intelligente lungimiranza. Quella lungimiranza che manca completamente alla Giunta Fugatti che nel Piano Strategico della XVII Legislatura omette in tutto il documento di 150 pagine l’argomento. Ed il Trentino, impegnato ad affrontare la sfida del calo demografico, i cui effetti negativi stanno interessando anche gran parte dei nostri settori produttivi più importanti (turismo, agricoltura, manifattura, servizi), non può prescindere dal porre la giusta attenzione a questo tema”.

“Sarebbe estremamente utile a questo punto rendere operativo anche presso il Commissariato del Governo di Trento il Consigli territoriale per l’immigrazione, istituto nel ’98 con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, quale luogi in cui realizzare una collaborazione strategica tra istituzioni e parti sociali. Ciò consentirebbe – dopo più di quattro anni che non viene convocato, precisa Alotti – un’efficace azione di monitoraggio e verifica del fenomeno, ai fini del governo dei flussi migratori che, tuttora, a sentire anche gli imprenditori e le loro organizzazioni di categoria, presentano criticità strutturali, nonostante la programmazione triennale, introdotta lo scorso anno, per l’ingresso dei lavoratori stranieri per motivi di lavoro”.

“Peraltro – prosegue Alotti – tutte le iniziative dirette a sottrarre dalla condizione di clandestinità i cittadini immigrati aiuterebbero a rendere più sicure le nostre città e a combattere sia il fenomeno del lavoro irregolare che la piaga delle morti e degli infortuni sul lavoro. In questo senso anche l’abolizione del reato di clandestinità aiuterebbe, nel corso delle ispezioni, ad avere maggiore collaborazione da parte delle vittime di sfruttamento”.

“Per combattere l’immigrazione irregolare e il traffico di persone – sottolinea il sindacalista della Uil – è fondamentale diversificare i canali d’ingresso legale. L’emersione ad personam senza sanzioni per i datori di lavoro, ad esempio, favorirebbe la regolarizzazione degli immigrati già presenti in Italia. Bisognerebbe, poi, istituire il permesso di soggiorno ‘temporaneo’, per la ricerca di occupazione, quello ‘fuori quota’, per consentire l’ingresso di lavoratori con competenze richieste dai settori produttivi italiani, e quello ‘previa formazione’, semplificando le procedure per gli stranieri formati all’estero.

Quest’ultima modalità sembra essere particolarmente interessante per gli imprenditori della manifattura e dei servizi sanitari, alla persona e del turismo trentini. Fa specie che Fugatti, Failoni, Spinelli, Tonina e Zanotelli, sempre così attenti alle esigenze delle imprese trentine non lo abbiano inserito nel Piano Strategico provinciale. Probabilmente il rifiuto ideologico della materia “immigrazione” supera ogni qualsivoglia interesse politico ed elettorale di bandiera, oltre che quello per la nostra Comunità autonoma.

Infine, si dovrebbe modificare la normativa per ridurre la discrezionalità nella concessione di permessi a chi perde il lavoro per cause non imputabili al soggetto in questione. In tale quadro – conclude Alotti – la proposta della Uil di rendere più strutturata l’ operatività dei Consiglio territoriale per l’immigrazione presso il Commissariato del Governo consentirebbe a questi organismi di diventare uno strumento efficace per politiche migratorie lungimiranti e socialmente utili”.

 

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Walter Alotti

Segretario Generale UIL del Trentino

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