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UIL – TRENTINO * TURISMO: LARGHER, «NECESSARIO IL RILANCIO DELLA CONTRATTAZIONE TERRITORIALE, PER EVITARE LA MANCANZA DI PERSONALE STAGIONALE»

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15.51 - lunedì 19 agosto 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Le categorie sindacali del settore turistico hanno recentemente annunciato con soddisfazione il rinnovo del contratto territoriale per i lavoratori del turismo in Alto Adige. Un contratto che porterà, a regime, un significativo aumento salariale di 150 euro mensili che vanno ad aggiungersi agli aumenti del contratto nazionale sottoscritto a luglio di ulteriori 200 euro al 4° livello per un totale di 350 euro mensili. L’incremento territoriale, tre volte superiore rispetto a quello sottoscritto a dicembre 2022 in Trentino, è una risposta chiara e tempestiva alle richieste sindacali ma anche a quelle delle lavoratici e lavoratori del settore che richiedono retribuzioni in linea con le proprie professionalità e con la perdita del valore dovuto al tasso d’inflazione.

Le imprese del turismo altoatesine sanno d’altra parte che nei prossimi anni i lavoratori nel turismo saranno sempre meno, sia per un problema demografico sia per la scarsa attrattività del settore, ed è fondamentale attrarli riconoscendo condizioni lavorative costantemente migliorative introducendo un impegno concreto per un percorso di stabilizzazione su base annuale dei rapporti di lavoro attraverso la destagionalizzazione dell’offerta turistica. In linea con questo approccio contrattuale, nel 2021 è nato il primo fondo sanitario territoriale mySanitour+ che riconosce importanti sussidi per spese sanitarie e specialistiche, un fondo a disposizione dei 42.000 lavoratori e lavoratrici del turismo altoatesino.

La mancanza di personale stagionale nel turismo in Trentino desta forte preoccupazione già da qualche anno e alla luce delle nuove opportunità lavorative nel territorio confinante, si rischia un vero e proprio esodo in favore delle imprese turistiche del vicino Alto Adige per la prossima stagione invernale. Le differenze salariali, superiori del 30% in Alto Adige (dati INPS) rispetto al Trentino, andranno ad ampliarsi con il nuovo contratto appena sottoscritto e peggiorare la significativa carenza di personale qualificato in Trentino.

Alla luce di questi dati, si rende necessario il rilancio della contrattazione territoriale e l’apertura immediata di un tavolo di monitoraggio che coinvolga le parti sociali e Agenzia del Lavoro del Trentino. Un tavolo di confronto che dovrà affrontare le sfide legate alla ricerca e alla fidelizzazione del personale per la prossima stagione invernale anche e soprattutto in vista delle olimpiadi del 2026.

Un percorso per arrivare in tempi brevi a far si che anche il Trentino possa offrire nel turismo contratti stabili, retribuzioni più alte, formazione continua di alto livello, un fondo sanitario ed un territorio accogliente dove tornare e crescere professionalmente, dove sostenere le imprese in regola con i contratti di lavoro nazionali e territoriali. Uno sforzo necessario per evitare l’esodo di personale che già vediamo in altri settori come l’artigianato.

 

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Walter Largher Uil del Trentino

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