News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS TN-AA

WWF ITALIA – TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL * BIOTOPI: «VANDALISMI, LE FORZE DELL’ORDINE INTENSIFICHINO I CONTROLLI IN QUESTE AREE»

Scritto da
08.36 - sabato 24 agosto 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

///

Diversi biotopi protetti della nostra regione sono serviti da torrette d’osservazione e paratie espressamente realizzate per il birdwatching e la fotografia naturalistica. Comuni in Nordeuropa dove la passione per la contemplazione naturalistica è qualcosa di molto più affermato che in Italia, fanno parte integrante di aree umide e biotopi dove centinaia di appassionati, armati di teleobiettivi e telescopi da osservazione, passano ore ed ore in quella che è una sanissima ed utile passione.

Seppur non così frequenti in Trentino/Alto Adige (dove purtroppo la quasi totalità delle aree umide di fondovalle è stata riconvertita in altro, perdendo quindi importanti elementi di biodiversità), non mancano esempi virtuosi di strutture posizionate al punto giusto e progettati in modo funzionale; due esempi su tutti la torretta del biotopo protetto della palude di Caldaro (BZ) e la torretta della Riserva Naturale Provinciale di Taio di Nomi (TN).

Ed è proprio partendo da fatti accaduti a queste due strutture che traiamo spunto per una riflessione sul crescente senso di preoccupazione riguardo all’uso improprio e ai frequenti atti di vandalismo che le piccole aree protette del nostro territorio, comunemente conosciute come “biotopi”, subiscono. Questi luoghi, destinate a offrire una visione privilegiata sulla fauna e flora locali, sono spesso presi di mira da vandali e irrispettosi che causando danni non solo alle infrastrutture stesse, ma anche all’ambiente circostante.

Torrette d’osservazione colme di bottiglie di birra, piccole riserve che annualmente diventano campeggi abusivi, aree protette percorse da quad e sorvolare da droni, sup e kayak che superano i cordoni che delimitano aree in cui i natanti non dovrebbero entrare, moto da trial dove non dovrebbero starci, bracconieri che incalzano le proprie prede in aree protette, sono tutti esempi concreti di fatti avvenuti.

I biotopi svolgono un ruolo fondamentale nell’educazione ambientale e nella promozione del rispetto per la natura. Tuttavia, senza un adeguato controllo, rischiano di diventare simboli di degrado piuttosto che di tutela ambientale. È essenziale quindi potenziare le azioni di controllo e dare a chi si occupa della vigilanza degli stessi, tutti gli strumenti per operare nella maniera più performante.

Chiediamo pertanto alle Forze dell’Ordine di intensificare i controlli in queste aree, in modo che questi discreti luoghi naturali, immersi in una matrice di ambienti artificializzati, possano continuare a svolgere la loro importante funzione. Dissuadere eventuali persone che remano verso una direzione contraria alla protezione e preservare questi preziosi punti di osservazione per le generazioni future, è essenziale: un dovere di Autorità e Comunità.

In foto la torretta di osservazione del Taio di Nomi (TN), data alle fiamme qualche anno fa a seguito di un gesto vandalico, e la torretta di osservazione della palude di Caldaro (BZ) nei giorni scorsi inaccessibile per via di persone accampate al suo interno che la utilizzavano come se fosse un bungalow di un campeggio (per i “servizi igienici” si sono accontentati del perimetro alla base della torretta).

 

*
Karol Tabarelli de Fatis
Delegato Regionale WWF ITALIA per il Trentino-Alto Adige/Südtirol

Categoria news:
OPINIONEWS TN-AA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.