Soddisfazione per il recepimento del nostro emendamento sulla rappresentanza di genere negli organi della Comunità di valle.
Oggi il Consiglio provinciale ha approvato la “riforma delle Comunità di valle” proposta dall’assessore Gottardi.
In realtà il testo approvato è una modifica più che una riforma che, rispetto al disegno iniziale, è stato quasi completamente riscritto dal Consiglio delle autonomie e da alcuni emendamenti delle minoranze.
Il presidente/la presidente potrà non essere un sindaco/a e rimarrà il segretario di comunità. I rappresentanti dei comuni più popolosi saranno maggiormente rappresentati all’interno degli organismi della Comunità e, grazie a un emendamento di Futura, PD e Europa verde sarà garantita la parità di genere.
Esprimiamo soddisfazione per il recepimento delle osservazioni espresse dai rappresentanti delle autonomie locali da parte dell’assessore.
Le Comunità di valle, che il centrodestra ha sempre voluto abolire ritornano ad essere riconosciute, anche da loro, come un ente importante di raccordo e sostegno per i Comuni e centro di pianificazione per territori omogenei.
La scellerata decisione di commissariarle, proprio durante l’epidemia da Covid-19, ha palesato a tutti quanto questi enti avessero un ruolo fondamentale nell’erogazione di servizi, ma anche nel coordinamento in settori chiave come l’urbanistica e le politiche sociali.
Va detto che le comunità di valle non sono mai nate con l’intento di sostituire i Comuni ma, al contrario, per supportare l’azione amministrativa, sgravando le amministrazioni comunali da servizi sempre più difficili da erogare per diverse ragioni tra cui la carenza di personale.
Le comunità di valle nelle loro funzioni pianificatorie hanno poi costruito negli anni un metodo di partecipazione tra i vari attori del territorio cercando di rispondere alle diverse necessità che, con la pandemia sono aumentate, specialmente nel settore del sociale.
Ora nuove sfide attendono i Comuni. Penso ai bandi del PNRR e ai troppi avanzi di amministrazione che non sono ricaduti sul territorio per carenza di personale per gestirli. Per affrontare queste sfide sarà indispensabile lavorare insieme e le Comunità di valle saranno il luogo idoneo per poter permettere alle amministrazioni – soprattutto le più piccole – di essere protagoniste del proprio futuro.
Di questo si sono resi conto i sindaci e le sindache. Apprezziamo che se ne sia resa conto anche la Giunta. Meglio tardi che mai. Non si governa con gli slogan da campagna elettorale.
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PAOLO ZANELLA
Consigliere provinciale FUTURA
