(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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I rischi per la stabilità finanziaria in Italia restano elevati, ma l’impatto delle tensioni sui mercati bancari internazionali è stato limitato. Come per gli altri paesi dell’area dell’euro, sui rischi per la stabilità finanziaria pesano la persistente instabilità geopolitica, le pressioni inflative e il rallentamento della crescita.
Le condizioni della finanza pubblica sono migliorate nel 2022. In prospettiva, per consolidare questa tendenza anche alla luce dell’aumento dei tassi di interesse, sarà necessario conseguire un significativo incremento del potenziale di crescita e un miglioramento strutturale del saldo primario.
Il deterioramento del quadro congiunturale incide moderatamente sui rischi connessi con la situazione finanziaria delle famiglie. La liquidità resta elevata, ma il reddito disponibile è diminuito in termini reali e la quota di nuclei finanziariamente vulnerabili potrebbe aumentare.
La situazione finanziaria delle imprese risente del rallentamento dell’attività economica e dell’aumento dei tassi di interesse. La capacità di servizio del debito, pur lievemente deteriorata, beneficia di una situazione finanziaria equilibrata.
Le condizioni del sistema bancario italiano sono complessivamente buone. La qualità degli attivi non mostra segnali di peggioramento e la redditività è migliorata, favorita dall’aumento del margine di interesse. Pur in presenza di una flessione dei depositi della clientela, il profilo di liquidità si mantiene equilibrato. La patrimonializzazione del comparto assicurativo si è ridotta, risentendo dell’andamento dei tassi di interesse, ma resta su livelli elevati, prossimi alla media europea.