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CARABINIERI – BOLZANO * PINETA DI LAIVES: «PRENDE A TESTATE LE AUTO E AGGREDISCE I MILITARI, ARRESTATO GIOVANE TUNISINO»

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09.44 - martedì 4 giugno 2024

Pineta di Laives, prende a testate le auto e aggredisce i carabinieri: arrestato. I Carabinieri della Stazione di Laives, in collaborazione con i colleghi della Stazione di Cortaccia e del Radiomobile di Egna hanno tratto in arresto un giovane tunisino per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.

I residenti del quartiere Pineta di Laives, intorno a mezzanotte in via Aldo Moro, sono stati costretti a richiedere l’intervento di una pattuglia in quanto un giovane, in evidente stato di alterazione, stava suonando a tutti i citofoni delle abitazioni, arrecando disturbo e terrorizzando quelli che, nel tentativo di porre fine alle molestie, venivano minacciati dal ragazzo.
L’escalation di violenza è giunta al suo culmine nel preciso momento di arrivo delle pattuglie, che si sono trovate dinanzi a un diciottenne tunisino in grave stato di alterazione, dovuta probabilmente all’assunzione di sostanze psicotrope, sfociata in atti di aggressività nei confronti dei carabinieri, che si sono visti costretti a chiedere l’ausilio del 118 e dei colleghi muniti di Taser, quale deterrente per un’eventuale esplosione di aggressività verso terzi.

Il giovane inoltre, pensando forse di intimorire i militari con la sua furia, all’improvviso ha iniziato a prendere a testate le auto parcheggiate spaccando il lunotto posteriore di una renault megane, ferendosi di conseguenza. Una volta bloccato l’uomo è stato condotto all’ospedale di Bolzano per la medicazione delle ferite e contestualmente dichiarato in stato di arresto. Ha passato la notte ristretto nelle camere di sicurezza del Comando Provinciale Carabinieri di Bolzano.
L’indomani, nel Processo per Direttissima è stato condannato a 4 mesi di reclusione, con l’applicazione della sospensione condizionale della pena. La sua posizione in relazione al mantenimento dei requisiti di permanenza sul territorio nazionale è ora al vaglio dell’Autorità di Pubblica Sicurezza.

Ai sensi delle vigenti normative, ovviamente al soggetto è riconosciuta la presunzione d’innocenza fino a quando non ne sarà stata legalmente provata la colpevolezza con una sentenza irrevocabile (Direttiva 2016/343/UE).

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