News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

CIA (PAT MISTO) * GESTIONE ORSI: «UNA QUESTIONE GLOBALE CHE SUPERA I CONFINI DEL TRENTINO»

Scritto da
16.14 - giovedì 8 agosto 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

///

Gestione degli orsi: una questione globale che supera i confini del Trentino. Negli ultimi anni la gestione degli orsi in Trentino è diventata un argomento molto discusso tra animalisti e autorità locali. Alcuni gruppi animalisti affermano che i problemi di convivenza con questi animali si verificano solo in Trentino, ma questa affermazione fa evidentemente parte di una strategia per dare una connotazione politica a una questione che, in realtà, non dovrebbe essere politicizzata.
A livello internazionale, è evidente che il fenomeno dell’aumento degli attacchi e degli abbattimenti di orsi non è limitato al Trentino.

Questa situazione riflette un problema più ampio: la difficoltà dell’uomo moderno a convivere con la fauna selvatica, in particolare con i grandi carnivori.

 

Romania: un esempio lampante.

 

La Romania, che ospita la più grande popolazione di orsi bruni in Europa, ha recentemente affrontato una serie di tragici incidenti. La morte di una ragazza di 19 anni (luglio 2024) è l’ultimo di una serie di attacchi che, dal 2016, hanno causato almeno 14 vittime nel Paese. Quest’ultima ha scatenato una risposta politica significativa, portando all’approvazione di una legge che consente l’abbattimento di quasi 500 orsi nel 2024. Questo drastico provvedimento è stato giustificato dalla necessità di gestire una “sovrappopolazione” che ha portato a frequenti incursioni degli orsi nelle aree abitate e a numerosi attacchi agli esseri umani, dimostrando il crescente pericolo per le persone che vivono nelle aree limitrofe agli habitat degli orsi.

 

Stati Uniti: una questione di conflitto umano-faunistico.

 

Anche negli Stati Uniti, spesso citati come esempio di gestione dei grandi carnivori, casi simili stanno continuamente emergendo. In Montana, un’orsa e il suo cucciolo sono stati abbattuti dopo ripetuti episodi di intrusione in proprietà umane in cerca di cibo, culminando in un attacco a un’abitazione (settembre 2023). In Tennessee, un orso è stato abbattuto dopo aver aggredito un lavoratore in un parco statale, causando gravi ferite (giugno 2024). In Utah, un altro orso è stato abbattuto dopo aver attaccato un runner su un sentiero in una valle a pochi chilometri da Salt Lake City (agosto 2024), il che ha suscitato preoccupazioni su come la fauna selvatica stia invadendo gli spazi ricreativi.

 

Europa dell’Est: crescenti interazioni pericolose.

 

Anche in Slovenia e Slovacchia, i conflitti tra orsi e umani stanno crescendo in maniera preoccupante. In Slovenia, i rapporti recenti evidenziano un incremento degli attacchi, come nel caso di un cacciatore che è stato gravemente ferito da un orso mentre si trovava in una riserva naturale nel nord del paese (novembre 2023).

In Slovacchia, la situazione è altrettanto critica e ha raggiunto livelli di emergenza. Una giovane escursionista di 19 anni è stata tragicamente uccisa da un orso mentre esplorava un sentiero panoramico nei Carpazi orientali (luglio 2024). Altri incidenti drammatici sono avvenuti in una cittadina di oltre 30 mila abitanti, dove una bambina di 10 anni è stata gravemente ferita da un orso mentre giocava nel cortile della sua casa, mentre altre quattro persone sono rimaste ferite e portate in ospedale (marzo 2024). Nello stesso mese una coppia di turisti è stata inseguita e attaccata da un orso bruno mentre percorreva un sentiero: la donna è stata sbranata e uccisa in un attacco riconosciuto come di tipo predatorio (marzo 2024).

 

Russia e altri Paesi: una tendenza simile.

 

Il problema non è limitato all’Europa e agli Stati Uniti. In Russia, l’aumento della popolazione di orsi ha portato a numerosi attacchi mortali, come quello di pochi giorni fa in cui un pescatore è stato ucciso nell’estremo oriente russo, mentre percorreva un sentiero dopo che la sua auto si era fermata per un guasto (agosto 2024). Questi incidenti mostrano chiaramente che la problematica è globale e non circoscritta a un singolo paese o regione.

 

No “convivenza”, sì alla possibile “coesistenza”.

 

L’aumento degli attacchi e dei conseguenti abbattimenti di orsi in tutto il mondo evidenzia una realtà complessa: la gestione della presenza di grandi predatori in prossimità degli esseri umani è estremamente difficile. Gli approcci di gestione della fauna selvatica, inclusi gli abbattimenti, sono necessari per mantenere l’equilibrio delle popolazioni di specie senza predatori naturali, riflettendo la necessità di un intervento responsabile e informato da parte della società.

Molti animalisti promuovono il concetto idealistico di “convivenza” con i grandi predatori, tuttavia, dal punto di vista etologico, questo concetto è assolutamente inappropriato: gli animali selvatici non devono convivere con l’uomo. È fondamentale, invece, che mantengano la massima distanza possibile dagli ambienti umani per garantire la loro salute e sicurezza, nonché quella delle persone.

La soluzione non risiede nella “convivenza”, semmai nella “coesistenza”, che implica il riconoscimento delle esigenze naturali degli animali e la creazione di misure che minimizzino le interazioni dirette. Questo approccio prevede una combinazione di educazione pubblica, misure preventive (come una gestione adeguata dei rifiuti) e politiche di gestione della fauna selvatica: iniziative che possono ridurre i rischi, ma non eliminarli completamente.

Le problematiche osservate in Trentino non sono quindi un’anomalia dovuta a chissà quale malagestione, ma sono parte di una tendenza globale che vede un aumento delle interazioni conflittuali tra esseri umani e grandi predatori. Questo fenomeno è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui le reintroduzioni di animali in habitat naturali frammentati, la perdita della cultura rurale da parte dell’uomo e normative che, in alcuni casi, hanno reso intoccabili certe specie portando ad una crescita senza ostacoli delle popolazioni di orsi.

In definitiva, la questione degli orsi non riguarda solo la “gestione” della fauna, ma riflette una sfida più ampia: recuperare un equilibrio tra la preservazione della natura e la sicurezza umana.

*

Claudio Cia

Consiglio provincia Pat – Gruppo Misto

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.