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CIMO – ANPO – AAROI – ANAAO * SANITÀ IN TRENTINO: «BENE EMENDAMENTO SU LISTE D’ATTESA, ORA SUBITO RINNOVO CONTRATTUALE»

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17.18 - martedì 6 agosto 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Sanità in Trentino, i sindacati: bene emendamento su liste d’attesa, ora subito rinnovo contrattuale. La lettera firmata da Sonia Brugnara di CIMO-Fesmed Fulvio Campolongo di ANPO, Luca Filetici di AAROI e Marco Scillieri di ANAAO.

“L’emendamento Valduga alla manovra di assestamento di bilancio finalizzato al contenimento delle liste d’attesa dimostra come nell’ambito dell’autonomia della nostra Provincia sia possibile trovare soluzioni originali ad esclusivo vantaggio dei cittadini. L’accordo inserito nell’assestamento di bilancio con un finanziamento di 700.000 € nel biennio è infatti ben diverso dall’azione governativa nazionale che consente la possibilità di spendere, in deroga, le risorse assegnate all’interno del fondo sanitario nazionale che si esauriranno probabilmente entro ottobre”. Ha dichiararlo sono Sonia Brugnara di CIMO, Fulvio Campolongo di ANPO, Luca Filetici di AAROI e Marco Scillieri di ANAAO.

Quello delle liste d’attesa e delle prestazioni è un tema che, al di là del periodo emergenziale, rischia di diventare un problema strutturale poiché, per citare – uno per tutti – l’economista svizzero Gianfranco Domenighetti “in sanità l’aumento dell’offerta genera automaticamente un aumento della domanda”. In un sistema sanitario equilibrato il numero di prestazioni dovrebbe essere proporzionato al capitale umano disponibile.

Posto che risulterebbe “temerario” il solo pensare a una mera contrazione dell’offerta, si impone l’imprescindibile necessità di governarla. Come? Attraverso il governo della domanda – la cosiddetta “appropriatezza” – che non può che attuarsi da un lato attraverso un’“attenzione” sul piano clinico da parte del prescrittore (spesso, ma non sempre, nella figura del medico di medicina generale) e dall’altro da un’azione di contrasto delle richieste/pretese non sempre giustificate o addirittura legittime del paziente.

Diventa prioritario (ri)educare i cittadini per metterli nella condizione di instaurare un rapporto di fiducia con il medico (e quindi con il Servizio sanitario), evitando che venga loro consentito di agire da meri “consumatori” a loro discrezione di prestazioni sanitarie, a maggior ragione nel momento in cui i cittadini si rivolgono impropriamente ai servizi di urgenza/emergenza (leggasi pronto soccorso) per cercare risposte a problemi che non rivestono alcun carattere di urgenza/emergenza (i famosi, o meglio famigerati, “codici bianchi”)

E in questo senso è originale la proposta presentata in assestamento di bilancio. Permettere cioè ai pazienti di accedere con oneri a carico del Servizio sanitario pubblico alle liste della libera professione dei medici (libera professione che – ricordiamolo ancora una volta – viene svolta oltre e fuori dall’orario contrattualmente dovuto). In tal modo si ottiene il duplice vantaggio di riportare il paziente all’attenzione e alla valutazione degli specialisti del SSP e di recuperare la “richiesta giacente” di prestazioni che altrimenti rischia di trascinarsi nel tempo oltre ogni limite di ragionevolezza.

Riteniamo infine che le soluzioni sul lungo periodo non possano che passare attraverso il rinnovo del contratto collettivo di lavoro che da anni le organizzazioni sindacali della dirigenza reclamano considerache la contrattazione nazionale sta già per aprire il triennio 2022-2024, mentre in Trentino è ancora vigente il CCPL 2002-2005.

Le proposte contrattuali per una maggior attrattività dei medici per lavorare in Trentino, influendo sugli organici delle varie strutture, troverebbero nel contratto l’alveo naturale per affrontare, tra l’altro, anche il problema delle liste d’attesa.

All’assessore Tonina ci sembra di poter dire che se ritiene che “entro l’anno contiamo di avere la disponibilità di tutti i medici” è utile che si attivi per agevolare in A.P.Ra.N. il confronto sul nuovo contratto perché la “disponibilità di tutti i medici” non riguarda solo le liste d’attesa ma anche i tanti problemi irrisolti della Sanità trentina.

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