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CISL – UIL / TRENTINO * DICHIARAZIONI GROSSELLI CGIL: BEZZI E ALOTTI, “ NON ACCETTIAMO L’EGEMONIA DI VERITÀ, DI UNA PARTE SULLE ALTRE”

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16.03 - sabato 29 giugno 2024

I Segretari generali di Cisl e Uil Michele Bezzi e Walter Alotti prendono atto dalle dichiarazioni del Segretario generale della Cgil Andrea Grosselli che si è rotta l’unità sindacale, ma confermano per parte loro la soddisfazione per il protocollo sottoscritto con la Giunta provinciale di Trento per lo stanziamento di risorse importanti e mai viste per il rinnovo del contratto del
pubblico.

Risorse pari al 10,2% sul 2022/2024, e quindi con un’aggiunta, rispetto al protocollo di luglio 2023, di oltre 4 punti percentuali complessivamente, senza contare la previdenza complementare, rispetto alla cattiva informazione fatta da chi non ha firmato. Un accordo che mette risorse per un ulteriore 7% per il rinnovo 2025/2027 a regime: un unicum in Italia che grazie anche all’addendum allegato riscrive nel pubblico il sistema del finanziamento dei contratti in Trentino. Un impegno totale di risorse di 540 milioni con la possibilità di
aggiungerne negli anni grazie alla clausola di addendum.

Legittima la scelta di CGIL di non
sottoscrivere il protocollo, ma spiace osservare che il protocollo è stato voluto e sottoscritto da tutte le nostre federazioni dei vari comparti. Per parte confederale abbiamo partecipato alle trattative con consapevolezza e responsabilità, senza alcun preconcetto politico e siamo convinti che quanto raggiunto porti certezze ai lavoratori con un aumento consistente e molto maggiore rispetto a quanto prospettato a livello nazionale. La sottoscrizione del protocollo porta delle certezze nel rinnovo contrattuale in un momento in cui vi sono molte preoccupazioni rispetto la possibilità di spesa a livello nazionale.

Il continuo richiamo e la divisione con le categorie di CGIL da un anno su autonomie locali, sanità e ricerca, siamo convinti che dovrà essere affrontato nei nostri organismi, ma senza ansie.

L’unità sindacale si realizza solamente se vi è la volontà di dialogo tra tutte le identità del sindacalismo trentino. Non accettiamo l’egemonia di verità di una parte sulle altre. Non rimarremo ostaggio di un modello che non ci appartiene. Rispettiamo la scelta della Cgil di non sottoscrivere il protocollo e di giudicare questa manovra di assestamento totalmente insufficiente, ma siamo convinti che vada rispettata anche la nostra opinione.

Questa manovra di assestamento porta anche, oltre le risorse per il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici, quelle necessarie all’adeguamento di quello delle cooperative sociali e un aumento delle detrazioni per lavoratori dipendenti e pensionati rispetto all’addizionale
regionale IRPEF. Tutte richieste che negli anni abbiamo avanzato unitariamente a questa
Giunta. Il fatto che siano stanziate le risorse necessarie in assestamento non può che vederci soddisfatti.

Rimangono sempre valide le nostre richieste, condivise anche con la Cgil, di maggior selettività dei contributi alle aziende, di adeguamento dell’indicatore ICEF all’inflazione, di maggior attenzione al tema dell’abitare e dell’immigrazione.
Attendiamo di conoscere le decisioni della Cgil in merito al futuro dell’unitarietà in Trentino e successivamente ci riserveremo il tempo di approfondire. Stiamo attenti ad incendiare le relazioni sindacali e non portare conflitti puramente politici nei posti di lavoro. L

Ognuno come sempre si prenderà le sue responsabilità. In questo momento riteniamo importante trasferire corrette informazioni ai lavoratori e cittadini che non devono pagare per conflitti interni.

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