(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il Comitato Mobilità Sostenibile Trentino “ing. Alberto Baccega” oggi ha inviato al Comune di Trento e alla Provincia autonoma di Trento, una nota con la quale si sollecita a richiedere l’istituzione dell’Osservatorio Nazionale, previsto dall’art. 28 comma 2 del Dl.vo 152/2006.
Precedentemente, in data 20 aprile 2023 è stata inviata una sollecitazione per richiedere una moratoria di due anni, fermo restando i fondi del PNRR, allo scopo di procedere ad una revisione del PFTE, con il recepimento delle n. 266 prescrizioni e raccomandazioni riassunte nell’ordinanza n.3 della Commissaria Straordinaria ing. Paola Firmi.
Da notizie giornalistiche abbiamo appreso che RFI SpA ha elaborato un addendum al PFTE, denominato PFTE+. Tale documentazione non è stata resa pubblica.
Il nostro Comitato ha prontamente inviato un accesso agli atti al Comitato Speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e una esplicita richiesta a RFI per conoscere il contenuto di tale addendum PFTE+. Il Comitato speciale del CS.LL.PP ha risposto subito dicendo che tale documentazione non è pervenuta. Mentre RFI SpA finora non ci ha inoltrato nessuna risposta.
Tali comportamenti, con la presenza delle ruspe e delle trivelle e specialmente quando sono stati iniziati i lavori di abbattimento degli immobili nella zona nord di Trento e preparatori a Mattarello, sono preoccupanti e denotano una mancanza di responsabilità nei confronti dei cittadini di Trento, che devono subirli.
Pur tuttavia il nostro Comitato intende partecipare alla riunione dell’Osservatorio ambientale e per la sicurezza del lavoro del 5 giugno prossimo, per essere informato sulle risposte alle 32 domande già poste nel Dossier e per conoscere come sono state recepite le n. 266 prescrizioni e raccomandazioni del PFTE e come lo saranno nel progetto definitivo-esecutivo che il Consorzio Tridentum dovrà rendere pubblico.
Per ultimo intendiamo dichiarare pubblicamente che con la negazione a prescindere delle richieste e con la comunicazione asimmetrica, cioè costituita solo della trasmissione dall’alto in basso delle informazioni (infopoint) non sarà possibile proseguire un’interlocuzione seria, applicando il metodo dialogico da noi proposto all’Osservatorio Provinciale.
I Portavoce