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“COMITATO NO TAV TRENTO“ * CIRCONVALLAZIONE: «SIAMO DI FRONTE AD UN DISASTRO AMBIENTALE ANNUNCIATO, PRESIDIO SOTTO “APPA“ (18/7 -17.00) »

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18.09 - lunedì 15 luglio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Il futuro di Trento è in forte pericolo. Il 31 maggio 2024 RFI ha presentato al Ministero un nuovo Programma di Utilizzo delle Terre e dei materiali di scavo relativo alla realizzazione della circonvallazione ferroviaria AC/AV di Trento. Si tratta di un documento molto pericoloso.

In esso si pretende di utilizzare come terreno vergine (da usare per il ripristino di cave dismesse o esaurite, ma anche come argine fluviale, per creare nuovi terreni per l’agricoltura) il materiale che risulterà dalla realizzazione della trincea TR03 e dalla galleria Artificiale GA02 previsti per collegare la galleria a due canne sotto la Marzola alle aree del SIN di Trento Nord. Tutte le analisi effettuate su quei terreni dimostrano che sono pesantemente inquinati. Per cercare di dimostrare il contrario RFI fa sparire le analisi sulle acque di falda che testimoniano un pesante inquinamento da idrocarburi policiclici aromatici (sostanze cancerogene che si volatilizzano in aria a basse temperature).

Non solo. Parte della TRO3 (la trincea profonda circa 15 metri che attraverserà lo scalo Filzi) è sotto sequestro da parte della Magistratura perché è stata trovata inquinata da sostanze che provengono dal SIN, segnatamente dalla ex Carbochimica. All’ opposto RFI, scrive nel suo documento che neppure questi terreni finiranno in discarica speciale ed invece saranno anche essi utilizzati per ripristini ambientali.

In generale nessuno dei 172.000 metri cubi di materiale sarà (come dovrebbe!) considerato rifiuto pericoloso, neppure i materiali scavati per realizzare la trincea TR04 che comprende la fossa degli Armanelli, dove recenti analisi hanno dimostrato che i livelli di piombo tetraetile sono ben 240 volte superiori a quelli consentiti per legge.

 

SIAMO DI FRONTE AD UN DISASTRO AMBIENTALE ANNUNCIATO

Nel documento presentato RFI allarga il cantiere della circonvallazione coinvolgendo, oltre a Centro storico, Solteri, Roncafort, collina est e Mattarello, anche la circoscrizione di Meano dove presso le cave di Camparta è previsto il deposito di almeno un milione (1.000.000) di metri cubi di terreni e rocce provenienti dalla realizzazione della circonvallazione. Detto in altre parole i cittadini di Meano dovranno nei prossimi anni fare i conti, non solo con il trasporto del materiale porfirico che già oggi arriva dalle cave, ma anche con almeno 120.000 viaggi di camion che serviranno per portare una quantità così ingente di materiale nelle cave di Camparta e della Val Camino.

A Mattarello invece RFI, in spregio alle prese di posizione perfino della Conferenza dei Servizi, ripropone la realizzazione di una vera e propria montagna sopra la sorgente di Acquaviva, la seconda per importanza in città, che dà acqua a Mattarello, Calliano e Besenello e che nel futuro avrebbe dovuto servire anche la città di Rovereto. A rischio è la stessa esistenza della sorgente oltre alla qualità delle acque della parte sud di Trento e di molti paesi limitrofi.
Per ultimo, ma non per importanza, RFI vuole caratterizzare il materiale scavato (leggi fare le analisi sulla sua pericolosità) creando grandi cumuli, di 5000 metri cubi l’uno, a cielo aperto: il modo più sicuro per avvelenare ed intossicare i lavoratori e le popolazioni circostanti, visto che si tratta di inquinanti che si volatilizzano a temperature basse, attraverso la movimentazione dei terreni.

 

NON ABBIAMO MOLTO TEMPO

Se le “Autorità Competenti” non interverranno entro i primi giorni di agosto per contrastare l’iter del PUT presso il Ministero dell’Ambiente, questo diventerà esecutivo.
E’ forte l’impressione che Comune di Trento, APPA, Provincia operino per lasciar trascorrere il tempo e favorire il disegno di RFI.

 

LA MOBILITAZIONE DEI CITTADINI deve impedire che ciò accada. IL PUT va ritirato e totalmente rivisto. I lavori vanno fermati perché sono un grave pericolo per la città. La città ha bisogno della bonifica integrale delle aree del SIN, non di questa circonvallazione. Dobbiamo costringere Comune, Provincia ed APPA a dichiarare l’inopportunità e pericolosità del PUT ed esprimersi negativamente sulle richieste di RFI.

 

GIOVEDI’ 18 LUGLIO PIAZZA DELLE ERBE SOTTO LA SEDE DI APPA A TRENTO

presenza dalla mattina e volantinaggio

 

ORE 17 PRESIDIO RUMOROSO E INTERVENTI

Facciamoci sentire! Quando il disastro ambientale non è compiuto, è tempo di impedirlo!
Comitato No Tav Trento – https://notavbrennero2023.noblogs.org/

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