(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Di seguito la nota con cui il presidente Soini saluta oggi pomeriggio l’evento “Un fiume di umanità”, ospitato negli spazi della Bookique a Trento per iniziativa di una rete di associazioni – fra le quali il Forum trentino per la pace e i diritti umani – legate tra loro dalla Giornata mondiale del rifugiato.
Giovedì si è celebrata la Giornata mondiale del rifugiato, istituita il 4 dicembre 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in occasione della ricorrenza, l’anno successivo, del 50° anniversario della Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati, adottata il 28 luglio 1951. Il tema del diritto d’asilo e dell’accoglienza delle persone rifugiate è prioritario. Vorrei ricordare le recenti e tragiche morti in mare ma anche la vicenda di Satnam Singh, mutilato durante il lavoro e poi abbandonato di fronte a casa sua, ennesima vittima della c.d. tratta degli schiavi e del caporalato. Occorre favorire opportunità di scambio, di incontro e di riflessione, perché un tema così complesso deve trovare una soluzione condivisa e orientata alla valorizzazione del dato umano.
Vorrei concludere con una nota positiva. Il rifugiato è un migrante particolarmente importante: egli scappa dal proprio paese, temendo di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche. La fuga del rifugiato è quindi ribellione rispetto ai regimi oppressivi, discriminatori e dittatoriali; non è resa. La vita del rifugiato è una fiammella di luce. La sua stessa esistenza dimostra che un’altra vita è possibile; anzi, che una vita fatta di pace, diritti e doveri, non solo è possibile ma già esiste, non ancora ovunque. Il rifugiato ci dice che, di fronte ai mali del nostro mondo, non siamo ancora condannati.
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Claudio Soini
Presidente Consiglio provinciale Trento