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COORDINAMENTO AMBIENTE ALTO GARDA E LEDRO * VARIANTE 13 BIS: ”DESOLANTE CONSTATARE COME GLI INTERESSI DI CERTI AMMINISTRATORI PREVALGANO SULL’INTERESSE GENERALE DELLA COMUNITÀ”

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19.54 - sabato 20 luglio 2024

I rilievi critici della Pat alla variante 13 bis parte seconda. La Legge provinciale del governo del territorio affida al Piano territoriale della Comunità (PTC) il compito, tra gli altri, del “dimensionamento e dell’individuazione delle aree per l’edilizia pubblica e agevolata per l’attuazione della politica della casa” e del “dimensionamento, dell’individuazione e della disciplina delle attrezzature, dei servizi, delle infrastrutture e dei centri di attrazione di livello sovracomunale”.

Non volendo attendere l’approvazione del nuovo PTC la variante, ignorando la norma suddetta, destina in prima adozione l’area del Basone ad edilizia pubblica e agevolata.

Nelle osservazioni presentate dal coordinamento abbiamo avuto modo di sollevare la questione. Puntualmente il parere provinciale appellandosi alla competenza in materia del piano sovraordinato ha chiesto e ottenuto lo stralcio di questa previsione urbanistica.

La previsione urbanistica dell’area di Basone è collegata a quella dell’area del mercato ortofrutticolo del Varone dove la variante ha previsto un grande complesso residenziale con una quota di alloggi per il tempo libero e vacanze e spazi commerciali.

Drastica la valutazione su questa previsione contenuta nel parere PAT: “Si osserva inoltre che in relazione nulla viene riportato circa le valutazioni condotte relativamente all’opportunità di realizzare un insediamento residenziale in luogo dell’area produttivo–commerciale. Si chiede di valutare il carico antropico che la previsione introduce in relazione al contesto.

Inoltre l’ampia superficie edificabile determina un elevato numero di possibili appartamenti e quindi nuovi residenti rispetto ai quali sono da parametrarsi adeguate opere di urbanizzazione primaria e secondaria che si ritene necessario rientrino in una valutazione del cambio di destinazione prefgurato. In proposito si richiamano considerazione riportate di seguito su fabbisogno abitativo”. Questo giudizio è in piena sintonia con le osservazioni presentate dal coordinamento.

Avevamo anche rilevato al riguardo l’assoluta assenza della prevalenza dell’interesse pubblico, prescritta dalla norma, per l’accordo urbanistico di disciplina della destinazione urbanistica dell’area. Inoltre abbiamo sollevato il problema che destinare ulteriori contingenti di residenze ad affittante brevi non risponde certo all’interesse della nostra comunità. Dato il proliferarsi degli appartamenti turistici nutriamo forti dubbi che il contingente di 106 alloggi previsto dall’art. 53 delle Norme di Attuazione sia stato diligentemente e correttamente aggiornato nel corso di questi anni.

In merito alla destinazione dell’area Buzzi-Unicem, trattandosi di sito baricentrico e ben servito dal sistema infrastrutturale, avevamo osservato che essa potrebbe ospitare alcuni dei servizi e delle strutture sovracomunali che, come richiamato in precedenza, è compito del PTC individuare e localizzare. Ma anche in questo caso non si è voluto attendere l’esito del piano di Comunità.

La conferenza dei servizi provinciali osserva che trattandosi di “un’iniziatva di tipo mista pubblico- privata” la variante “debba sviluppare tale intento precisando le finalità che le parti perseguono e le rispettive atuazioni, tenuto conto degli attuali asset patrimoniali e delle previsioni di aree a servizi per le quali sono da chiarirsi le modalità di acquisizione”. Ragione per cui è stato deciso lo stralcio della previsione.

Né sorte migliore ha avuto quella di un parcheggio pluripiano a sud della cartiera. Sostiene il parere PAT pienamente accogliendo le nostre osservazioni “In proposito si esprimono perplessità sia per l’ubicazione dell’area, che pare porsi in contrasto con la previsione del boulervard per i viali Carducci e Rovereto – dai quali non si immagina l’accesso ad un parcheggio di attestamento per l’area della fascia lago – sia per il ruolo strategico che viene assegnato ad un’area rispetto alla quale e richiamato un contrato di comodato in scadenza”.

In conclusione confermiamo il nostro giudizio fortemente critico sulla prima adozione della variante 13bis. Registriamo con soddisfazione la sintonia delle nostre osservazioni con il parere espresso dalla conferenza dei servizi provinciali che ha determinato un significativo ridimensionamento, in seconda adozione, delle previsioni della variante.

Su molti temi oggetto del piano comunale (disciplina della fascia lago, edilizia pubblica e agevolata, servizi e strutture sovracomunali) sono mancati gli indirizzi e le scelte di competenza del PTC.

Si apprende da recenti notizie di stampa che l’elaborazione e approvazione del PTC, peraltro in gestazione dal lontano 2015, è in fase di stallo a causa dell’inerzia di chi dovrebbe dirigere i lavori o per l’ostruzionismo di alcuni amministratori che intendono boicottarlo. È veramente desolante constatare come gli interessi particolari di certi amministratori prevalgano sull’interesse generale dell’intera Comunità Alto Garda e Ledro.

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Coordinamento Ambiente Alto Garda e Ledro

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