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GDF – GUARDIA DI FINANZA / BOLZANO E “TERRAXCUBE“ * OPERAZIONI DI SOCCORSO: «ADDESTRAMENTI IN CONTESTI ESTREMI, DI VENTO – NEVE – FREDDO – QUOTA»

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11.46 - mercoledì 24 luglio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Nelle giornate di lunedì e martedì, i finanzieri delle sette Stazioni di Soccorso Alpino del Comando Regionale Trentino Alto Adige della Guardia di finanza si sono misurati con una nuova sfida: condurre operazioni di soccorso in contesti ambientali estremi, per condizioni di vento, neve, freddo e quota.

A rendere possibile tale esercitazione, nonostante il caldo estivo, la partnership tra il Corpo e il terraXcube, centro per la simulazione di climi estremi di Eurac Research, polo scientifico d’eccellenza posto all’interno del NOI Techpark di Bolzano che si propone, tra gli altri scopi, quello di condurre attività di ricerca e di studio sui temi della prevenzione degli incidenti e dell’ottimizzazione dei soccorsi.

Le camere climatiche di cui il centro dispone consentono di simulare le condizioni del pianeta Terra spinte al loro limite estremo (temperature tra i -40 e i + 60° C, irraggiamento solare artificiale anche in orario notturno, quota fino a 9 mila metri, pioggia fino a 60 mm all’ora e neve fino a 5 cm all’ora), per studiare gli effetti del clima sull’essere umano, ma anche sui materiali e sulle dotazioni tecnologiche, all’interno di un ambiente controllato. TerraXcube è stato ideato anche per consentire a organizzazioni di soccorso e a Corpi specializzati di condurre esercitazioni in ambiente estremo, in assoluta sicurezza.

L’idea della collaborazione tra le Fiamme Gialle e il centro di ricerca bolzanino nasce dall’esigenza di garantire la piena efficienza e la prontezza operativa dei militari SAGF, specialisti della Guardia di finanza cui è affidato il compito di condurre delicate e spesso rischiose operazioni di soccorso, di norma in alta quota e in ambienti impervi e inospitali, anche con il supporto degli elicotteri della Sezione Aerea di Bolzano, e spesso fianco a fianco con i soccorritori volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (C.N.S.A.S.) e del Bergrettungsdienst (B.R.D).

A rendere peculiare l’operato dei soccorritori del Corpo vi sono, però, le attribuzioni di polizia giudiziaria, per effetto delle quali l’attività dei finanzieri non si risolve nel salvataggio di persone infortunate, nel recupero di salme o nel rintraccio di persone disperse, ma si connota ulteriormente per le funzioni di “polizia della montagna”, che si traducono nello svolgimento di indagini, accertamenti e rilievi sui luoghi teatro di incidenti, per individuare eventuali responsabilità e offrire all’Autorità Giudiziaria un quadro indiziario utile a formulare le proprie conclusioni.

In considerazione dei compiti peculiari attribuiti ai finanzieri del Soccorso Alpino, del contesto ambientale in cui operano e dei rischi connessi, la preparazione tecnica di ciascun militare è requisito fondamentale per accedere al comparto e per permanervi nel corso della carriera.

L’accesso al comparto SAGF – acronimo di Soccorso Alpino Guardia di finanza – avviene all’esito di una procedura di reclutamento particolarmente selettiva, al superamento della quale i candidati idonei frequentano un corso di qualificazione presso la Scuola Alpina della Guardia di finanza di Predazzo, polo addestrativo che cura la formazione dei soccorritori del Corpo.
A conclusione del periodo addestrativo, i militari che hanno superato il corso si specializzano come Tecnici di Soccorso Alpino (TSA) e sono destinati alle 29 Stazioni SAGF presenti sul territorio nazionale (sette delle quali, come detto in Trentino Alto Adige).

Tra i Tecnici di Soccorso Alpino di maggiore esperienza vengono, poi, selezionati i militari da avviare ad un ulteriore fase formativa, più impegnativa e maggiormente selettiva, a conclusione della quale i militari idonei acquisiscono l’abilitazione di Tecnico di Elisoccorso (TE). Si tratta dei soccorritori abilitati alle operazioni di salvataggio a bordo degli elicotteri del Corpo, con l’utilizzo di verricelli e di altri presidi di soccorso in dotazione ai velivoli delle Fiamme Gialle.

L’attività addestrativa non si esaurisce, però, nella fase del reclutamento e della prima formazione; i militari SAGF si esercitano nel corso di tutta la carriera, per garantire il mantenimento dell’efficienza operativa ed essere sempre pronti ad intervenire in scenari e situazioni spesso critiche e rischiose.

Si colloca proprio in tale contesto la collaborazione con il terraXcube di Bolzano, che ha consentito ai tecnici del Corpo di sperimentare brevi simulati di soccorso, per testare l’adattamento psico-fisico, i materiali e l’abbigliamento tecnico in alta quota e in condizioni metereologiche sfavorevoli.

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