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Intervista a Giuseppe Varagone – Segretario Uil Fpl Sanità del Trentino

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ISTAT * BIBLIOTECHE PUBBLICHE (2022): « AL TOP LA VALLE D’AOSTA CON 13,6 POSTI A SEDERE OGNI 1.000 ABITANTI / POI TRENTINO 11,1 / MAGLIA NERA L’ALTO ADIGE 0,5»

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11.50 - lunedì 1 luglio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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La rilevazione censuaria “Biblioteche pubbliche e private”, i cui dati sono stati già diffusi a fine 20231, ha per oggetto tutte le biblioteche italiane che svolgono servizio di conservazione e consultazione di volumi, opuscoli e/o altro materiale a stampa e multimediale, con regolarità e continuità, aperte ad un pubblico esterno e attive nell’anno di riferimento, escluse le biblioteche scolastiche e le universitarie.

L’indagine prende in considerazione tre tipi di strutture in base alla loro funzione: le biblioteche di pubblica lettura, che forniscono servizi generali all’intera popolazione, divulgando informazione e conoscenza nell’ambito della comunità locale; le biblioteche specializzate, ovvero le biblioteche che forniscono un supporto documentario in un ambito disciplinare ben delimitato, come ad esempio le biblioteche delle aziende o degli enti di ricerca; le biblioteche di conservazione, che assicurano l’acquisizione e la conservazione di materiale bibliografico e di documenti rilevanti per la comunità locale e/o nazionale con una funzione prettamente conservativa e di trasmissione delle conoscenze.

Tra queste, le biblioteche di pubblica lettura, in virtù della loro vocazione ad essere luogo pubblico destinato a tutti i cittadini, assumono un ruolo di presidio culturale e sociale per il territorio, soprattutto nelle aree geografiche periferiche, lontane dai grandi centri urbani.
Con questa nota l’Istat, partendo dai dati raccolti nel corso del 2023, propone un approfondimento sul tema delle biblioteche di pubblica lettura che, attraverso l’analisi dei principali indicatori, contribuisce alla descrizione delle loro caratteristiche funzionali e strutturali e mette in evidenza la loro capacità di essere spazio e servizio pubblico per tutta la cittadinanza.

 

 

Sintesi dei principali risultati

Nel 2022, delle 8.131 biblioteche pubbliche e private presenti su tutto il territorio nazionale, quasi otto su 10 (77,0%) sono di pubblica lettura, svolgono cioè una funzione orientata prevalentemente alla comunità locale del proprio territorio. Quasi tutte (92%) sono gestite da enti locali.

La maggiore quota di biblioteche di pubblica lettura è localizzata al Nord (60,2%), seguono il Mezzogiorno (27,2%) e il Centro (12,6%). Le prime cinque Regioni per numero di strutture presenti sul territorio sono: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Sardegna.

Complessivamente ci sono circa tre biblioteche ogni 100 km2, con una media di una ogni 8.500 abitanti. Due Comuni italiani su tre (66,3%) hanno almeno una biblioteca di pubblica lettura. La metà delle strutture è nei piccoli e piccolissimi Comuni, con una popolazione inferiore a 5mila abitanti; il 32,5% è in Comuni di medie dimensioni, dai 5 ai 30mila abitanti.

Nel 2022 più della metà delle biblioteche di pubblica lettura (57,5%) è stata aperta agli utenti per circa 200 giorni su 252 giorni lavorativi; la maggioranza (84,8% del totale) ha prestato servizio al pubblico con orario prestabilito per 4 o 5 giorni settimanali (52,0%).

Le biblioteche mettono a disposizione dell’utenza in media 29 posti per la consultazione e la lettura dei testi, oltre a spazi dedicati a incontri e attività culturali (69,5% delle biblioteche) e spazi specificatamente attrezzati per i bambini con una età non superiore ai 6 anni (58,8%) o per i ragazzi dai 7 ai 17 anni (53,4%).

Sono quasi 34 milioni gli accessi fisici totali registrati nel 2022: in media circa 5.900 ingressi per ciascuna struttura e 30 per ogni giorno di apertura dichiarato.

4,9 milioni di utenti iscritti nelle biblioteche di pubblica lettura hanno usufruito di almeno un servizio bibliotecario.

Il volume complessivo di prestiti fisici erogati supera i 30 milioni: la maggioranza delle biblioteche (il 36,1%) ha effettuato in un anno da 500 a 5mila prestiti locali.

Le biblioteche di pubblica lettura conservano e rendono accessibile agli utenti un patrimonio quantificabile in 166 milioni 950mila unità; oltre la metà delle biblioteche (59,9%) possiede più di 10mila volumi. Rispetto all’anno precedente, nel 2022 il patrimonio bibliotecario è aumentato del 6%.

Della totalità delle biblioteche di pubblica lettura, il 27,1% ha avviato o concluso campagne di digitalizzazione del proprio patrimonio; di queste solo il 4,0% ha fatto ricorso al finanziamento che il “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (Pnrr) aveva stanziato per la promozione delle strategie e delle piattaforme digitali del patrimonio culturale.

Nel 2022 le biblioteche di pubblica lettura presentano, in media, cinque addetti tra personale interno, di ditte esterne, collaboratori, volontari e operatori del servizio civile. Di questi, due sono bibliotecari.

In quasi otto biblioteche su 10 (78,5%) sono stati realizzati interventi per rendere accessibili le aree comuni all’utenza con disabilità, adeguando la struttura con almeno una delle seguenti dotazioni: rampe, bagni attrezzati, segnaletica corredata di pittogrammi, pavimenti antiscivolo.

Le biblioteche che hanno realizzato iniziative per promuovere l’inclusione di particolari categorie di utenti sono una quota residuale, che tuttavia cresce al crescere della dimensione demografica dei Comuni. Il 16,7% delle biblioteche organizza progetti a favore di persone con disabilità fisico-sensoriale, emotiva o con disturbi cognitivi e il 14,6% ha attivato progetti per le persone che vivono in povertà economica, educativa o culturale.

Tra le iniziative e le attività complementari proposte dalle biblioteche, la promozione della lettura e gli incontri con gli autori (70,4% delle strutture) e i laboratori per i bambini fino ai 13 anni (65,1%) sono quelle più diffuse. La metà delle biblioteche (53,6%) offre visite guidate degli spazi e il 44,4% organizza convegni e seminari.

A fronte di maggiori risorse finanziare disponibili, quasi un terzo delle biblioteche promuoverebbe attività volte a coinvolgere il territorio (30,3%) e organizzerebbe incontri ed eventi culturali per ampliare l’offerta culturale (29,2%). Le biblioteche maggiormente orientate a interagire con il territorio sono quelle dei Comuni più piccoli, fino a 10mila abitanti.

Un terzo dei Comuni italiani (33,7%) non ha alcuna biblioteca né di pubblica lettura né di altro tipo. La maggioranza di questi Comuni appartiene alle cinture dei grandi Centri e alle Aree intermedie (69,7%) mentre il restante 30,3% è in posizione periferica o ultraperiferica rispetto ai poli urbani, ricchi di servizi e infrastrutture.

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