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MUSE – TRENTO * BILANCIO MISSIONE 2023: «545.670 PRESENZE, 54% DEL BUDGET AUTOFINANZIATO E 8.7 MILIONI RESTITUITI ALL’ECONOMIA LOCALE»

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19.10 - lunedì 22 luglio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Il Bilancio di missione 2023. Festeggiati i 10 anni, il MUSE guarda al museo del futuro. 545.670 presenze sull’intera Rete MUSE, 54% del budget autofinanziato e 8.700.000 euro restituiti all’economia locale in termini di impatto diretto e indiretto. Sono solo alcuni dei dati raccolti nel Bilancio di missione 2023, lo strumento strategico con cui il museo rendiconta le proprie attività e verifica, anno dopo anno, la corrispondenza tra quanto atteso in termini di programmazione e quanto realizzato.

Museo delle Scienze, hub culturale in continua evoluzione, chiude il 2023, anno che ha festeggiato i dieci anni dall’apertura del museo, con 452.870 presenze. L’intera Rete MUSE, composta da Giardino Botanico Alpino e Terrazza delle Stelle alle Viote del Monte Bondone, Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo, Museo delle Palafitte del Lago di Ledro e Palazzo delle Albere a Trento, ha accolto un totale di 545.670 presenze, ristabilendo il trend pre-pandemia di oltre mezzo milione di persone l’anno e confermandosi tra le realtà museali più visitate d’Italia. Atteso in autunno il traguardo dei 5 milioni di visitatrici/ori dall’apertura.

A livello di sostenibilità economica il MUSE si autofinanzia per il 54% delle spese; 8.700.000 euro è l’ammontare dell’impatto fiscale diretto e indiretto che il museo ha generato per l’economia locale (+4,2% rispetto al 2022). Un centinaio le collaborazioni in Italia del settore ricerca, 19 in ambito europeo e 11 su scala mondiale. Misurata per la prima volta anche l’impronta di carbonio (carbon footprint) del MUSE, pari a 838 tonnellate di CO2, in parte mitigata da varie forme di risparmio energetico.

Tra i traguardi più rilevanti del 2023, l’adozione del P.E.B.A. (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche), una iniziativa per rendere il museo sempre più accessibile; la vittoria del bando PAC – Piano per l’Arte Contemporanea, che ha premiato la ricerca del museo sui temi dell’Antropocene; l’adozione del GEP – Gender Equality Plan, il piano per l’uguaglianza di genere; e l’apertura dello spazio collettivo MUSE Agorà per confrontarsi sulla crisi climatica in atto. Il MUSE ha ricevuto il primo premio “CULTURA + IMPRESA 2022-2023″, che celebra il legame tra le istituzioni culturali e le aziende, e ha visto la riconferma del marchio UNICEF “Museo amico delle bambine, dei bambini e degli adolescenti”.

Un momento della festa dei 10 anni del MUSE
“Non solo numeri – sottolinea Alberta Giovannini, sostituta direttrice Ufficio organizzazione risorse umane e servizi diversi di gestione MUSE –, ma anche la rappresentazione descrittiva e qualitativa di attività, ricerche, relazioni, che il MUSE ha realizzato all’insegna dei valori di sostenibilità, accessibilità, inclusione, partecipazione e sviluppo. Il Bilancio di missione MUSE, un racconto tramite dati e immagini relativi al 2023, può essere letto attraverso l’ampia prospettiva di “rendere conto”, ovvero di costruire un dialogo con gli interlocutori nell’intento di concorrere a costruire un valore collettivo, che rientra nella più complessa definizione della responsabilità sociale del museo. Questo bilancio di missione si offre pertanto come un documento che traduce e rendiconta questi intendimenti nel segno di un’accountability condotta in modo sperimentale ma attendibile, attraverso un processo interno in continuo miglioramento, coinvolgendo tutto lo staff del MUSE”.

Il neopresidente MUSE Stefano Bruno Galli afferma: “In due lustri il museo è cambiato. È cresciuto sul piano organizzativo interno e dal punto di vista museologico. È mutata anche la fisionomia della società nella quale il museo si è inserito, una evoluzione, quasi una metamorfosi, che ci guida nel tentativo di traguardare il futuro. Il MUSE a tale riguardo è un avamposto impegnato a intercettare la complessità del presente e a tradurla in azioni concrete dal punto di vista della proposta culturale. Con le nostre iniziative e con i cantieri di ricerca che apriremo dobbiamo indicare in primo luogo la strada per recuperare una nuova e migliore armonia con la natura”.

Michele Lanzinger, presidente ICOM Italia, già direttore del MUSE fino ai primi mesi 2024: “Il MUSE si è sempre qualificato come un early adopter di nuovi strumenti e apparati di management innovativo. Come riflesso di questa sua lodevole caratteristica di istituto costantemente rivolto alla ricerca e alla sperimentazione, si vuole segnalare che Alberta Giovannini, responsabile della elaborazione annuale del Bilancio di missione del MUSE, ha ricevuto l’incarico da ICOM Italia di coordinare il Gruppo di lavoro nazionale “Bilancio sociale” finalizzato allo sviluppo di questo strumento di rendicontazione. Pertanto, si esprime una valutazione molto positiva su quanto il MUSE sia apprezzato come istituzione all’avanguardia in tanti settori della museologia contemporanea. Considerato infine che si tratta dell’ultimo esercizio svolto nel ruolo di direttore, piace consegnare una situazione organizzativa qualificata e complessivamente portatrice di ottimi risultati di gestione”.

“I numeri presenti in questo Bilancio dicono molte cose e raccontano di quanto il Muse contribuisca ogni anno alla crescita e allo sviluppo della nostra comunità –interviene il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Francesca Gerosa – A dieci anni dall’inaugurazione, il MUSE è riconoscibile come un museo accessibile, relazionale e partecipativo, motore di coesione sociale e promotore di diritti culturali, sociali e ambientali. Ma servono ora nuove sfide per fare ulteriori passi in avanti: lavorare per un’internazionalizzazione sempre più pronunciata con collaborazioni basate su questioni emergenti che stabilizzino e potenzino il ruolo del MUSE nel panorama della ricerca specialistica a scala globale e contemporaneamente lo mantengano protagonista colto e raffinato a livello locale; impegnarsi per una politica di ampliamento diversificato e soprattutto orientato alla fidelizzazione delle diverse tipologie di pubblico attraverso progettualità sempre più innovative e interdisciplinari; infine per dare vita a un’organizzazione basata su una sempre maggiore partecipazione esterna e coesione sistemica interna, difendendo le professionalità che vi lavorano, arricchendole, potenziandole e costruendone di nuove se necessario. La vera sfida che ci attende è la capacità di aggiornare il ruolo sociale dei musei, il loro essere al servizio delle comunità in maniera sempre attenta, intenzionalmente critica, facendo crescere occhi attenti a vedere e pensieri pronti a riflettere”.

Elisabetta Bozzarelli, vicesindaca Comune di Trento, aggiunge: “Il 2023 è stato un anno che ha suggellato la storia di successo del MUSE, un anno che ha dato profondità ai processi che hanno guidato le azioni del museo e prodotto dei risultati, attesi e costruiti, e oggi rendicontati in modo trasparente. Ci sono stati momenti di grande interesse e importanza, oltre alle grandi mostre, come i numerosi progetti di alternanza scuola-lavoro, la realizzazione assieme alle studentesse e studenti dell’Istituto Artigianelli delle guide accessibili, la co-progettazione con gli universitari degli eventi ‘MUSE fuori orario’, le molte iniziative e accortezze che gli hanno valso il marchio di ‘Museo amico dei bambini e delle bambine’ e tutti i percorsi e i processi che determinano il suo modo di essere museo della città. L’augurio che voglio fare al MUSE è quello di essere sempre ‘dentro la vision dichiarata’ e di ispirare la società ai valori dell’accessibilità con comunanza di intenti e di lavoro da fare”.

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