«A Trento il consigliere provinciale di “Futura” Paolo Zanella fa propaganda ideologica attaccando chi la pensa diversamente. Su una cosa, però, Zanella ha ragione: la teoria gender è un concetto anti-scientifico, ma purtroppo è ben reale e radicato nonché pericoloso per la crescita e l’educazione dei bambini. Zanella però confonde l’orientamento sessuale e le libere scelte sessuali, sulle quali non giudichiamo così come ha fatto il consigliere Claudio Cia, con la negazione del sesso biologico, base fondamentale della stessa scienza.
Propagandare queste teorie nelle scuole è un vero è proprio attacco alla libertà educativa dei genitori, che hanno il diritto di scegliere senza imposizioni cosa insegnare e quali valori veicolare ai propri figli specialmente su tematiche riguardanti affettività è sessualità.
Ricordiamo inoltre cosa rivelò la scrittrice Michela Murgia e sostenitrice del ddl Zan, a proposito della proposta di legge che serviva per “modificare la cultura nelle scuole”. Come se non bastasse, la maternità – purtroppo – con l’ideologia gender c’entra eccome, perché proprio queste teorie assurde portano a conseguenze barbare come il ricorso alla pratica dell’utero in affitto.
L’unico minestrone è dunque proprio quello del gender, per il quale addirittura esisterebbero più di “52 generi” diversi è goni giorno si potrebbe scegliere in quale genere identificarsi», così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia.