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Intervista a Giuseppe Varagone – Segretario Uil Fpl Sanità del Trentino

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TRENTINO / CISL – UIL – NURSING UP * RINNOVO CONTRATTUALE 2025 -2027: “SOTTOSCRITTO CON LA PAT IL PERCORSO DEL PROTOCOLLO DEL 18 LUGLIO 2024, NUOVE BASI PER IL MODELLO CONTRATTUALE”

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20.47 - lunedì 24 giugno 2024

Un accordo importante che completa il protocollo del 18 luglio 2024 e apre un nuovo modello contrattuale e il rinnovo 2025/2027 , a conclusione dell’incontro di oggi 24 giugno 2024, in tarda serata, con il Presidente Fugatti ed il Dirigente Generale del Personale PAT dott. Luca Comper, da parte dei Segretari Generali Confederali del Trentino assieme a quelli delle federazioni del pubblico impiego, CISL Michele Bezzi con CISL FP Giuseppe Pallanch e CISL Scuola Monica Bolognani, UIL Walter Alotti con UIL FPL EE.LL. e UIL FPL SANITA’ rispettivamente Andrea Bassetti e Giuseppe Varagone, UIL SCUOLA Pietro Di Fiore, NURSING UP Cesare Hoffer, per quanto ad oggi sottoscritto come continuazione del Protocollo del 18 luglio 2023 politico al fine del rinnovo contrattuale 2025 – 2027 e chiusura triennio precedente del CCPL 2022 – 2024.

Dopo una trattativa serrata e rispettosa delle parti, iniziata nella conferma dei contenuti dell’intesa politica del 18 luglio 2023, fondante di questo ed accordi conseguenti, su tutti i comparti del pubblico impiego, per le necessarie risposte economiche delle OO.SS. prime sottoscrittrici ed a credere nell’impianto di trattativa concordato, oggi un ulteriore risultato, in coerenza e soddisfazione del corretto percorso scelto, ha permesso alle parti di fissare certezze di stanziamento nella Legge d’Assestamento, con il proprio iter in partenza il prossimo 28.06.24 ed approvazione nel mese di luglio.

I punti salienti, che valorizzano gli impegni raggiunti:

1. ristoro economico per il triennio 2022-2024, come previsto dal protocollo del 18 luglio 2023, di 117 mln di euro per garantire gli arretrati previsti, con l’aggiunta di un 1% una tantum anni 2022-2023 ed 1% strutturale dal 1.01.2024 in recupero di parte del gap inflativo passato;

2. l’anticipo sul CCPL 2025-2027 con un incremento annuo del 2% progressivo, per ogni anno, che potrà essere incrementato in base all’IPCA;

3. il potenziamento di una quota aggiuntiva che l’ente versa sulla pensione complementare di Laborfonds, che porterà al 3% la quota a carico dei datori di lavoro dei comparti di contrattazione.

4. Per le Autonomie Locali: risorse aggiuntive per le APSP pari a 3 mil.€ e sui Comuni e Comunità 1,5 mil.€ con impegno ad aumenti nelle prossime manovre finanziarie;

5. Per la Sanità: risorse aggiuntive pari a 5,8 mil.€, di cui 800.000€ con decorrenza 1.01.2024 e 5 mil.€ dal 1.01.2025, per iniziare la riscrittura dell’ordinamento professionale e avvio di un percorso di equiparazione con personale delle autonomie locali, come anche contestuale valorizzazione del sistema degli incarichi nelle professioni sanitarie ed attrattività finalizzato al personale sanitario ed OSS. Valorizzazione del sistema degli incarichi per i professionisti sanitari all’interno dell’ordinamento professionale.

6. Per la Scuola: abbiamo chiesto ed ottenuto un ulteriore aumento della percentuale di versamento a Laborfonds a carico della Provincia; la chiusura tempestiva del rinnovo CCPL 22-24 per il personale docente della Scuola a carattere Statale con l’attribuzione degli aumenti già assegnati a tutti gli altri lavoratori provinciali, ivi compreso l’impegno a modificare /innovare l’articolo 26 relativo alle attività di non insegnamento.

Il Protocollo sottoscritto inserisce in condivisione la necessità di affrontare temi di grande valenza, quali:
– l’invecchiamento della popolazione lavorativa,
– il ricambio generazionale
– modalità per favorire il trattenimento del personale,
– incentivare modalità di lavoro agile,
– la costituzione di un fondo per la qualità dei servizi,
– la formazione del personale in ragione dell’introduzione dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro.

Il buon risultato è stato raggiunto in un contesto politico regionale, nazionale ed europeo che vede il blocco del rinnovi contrattuali sia in Alto Adige che a livello di governo statale, con la previsione oltretutto che dal 2025 il Patto di stabilità europeo prevede limiti molto bassi (max 1,8%) alla spesa pubblica dei partner europei. Un anticipo della tornata contrattuale futura, compensa quindi per i lavoratori e le lavoratrici dei comparti pubblici trentini, anche il mancato totale recupero inflattivo degli anni scorsi.

L’impegno fra le parti per corrette relazioni sindacali fra Provincia ed Organizzazioni sindacali, in linea di continuo confronto, atto alla valorizzazione di tutto il pubblico impiego, nella necessaria certezza che solo significativi incrementi retributivi e riscritture normative coerenti, con le reali necessità di lavoratrici e lavoratori di tutti i comparti, siano le uniche strategie per continuare nell’erogazione dei servizi di prima qualità sul territorio della Provincia Autonoma del Trentino, grazie all’autonomia speciale che ci differenzia per risultati ad oggi mai raggiunti nel resto del territorio nazionale.

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